28 gennaio 2008

Gli Omniverbi

Tremate tremate, Lucas torna a dir cazzate!

Sono stato via un bel po', e torno con un'argomento ignobile. Lo ammetto.
Non è che non abbia e non avessi niente da dire, anzi. Il problema è che ho TROPPO da dire, e mi manca il tempo e la voglia di scriverlo. Quindi per oggi scriverò una stronzatina veloce. Abituativici.
Si dico a voi, poveracci che vi ostinate a visitare questo blog.
(sigh) Siete la soddisfazione della mia vecchiaia...

Dunque, proprio oggi ragionavo sui proverbi, e mi sono accorto di una cosa:

IO ODIO I PROVERBI!

(non ci ho pensato a lungo)

I proverbi sono una roba inutile. Servono soltanto a sparare scemenze, mascherandole come saggezza popolare. Un po' come sparare paroloni. Quando qualcuno vuole apparire intelligente, spara proverbi, o citazioni oscure, o paroloni a cavolo.

Io ODIO i paroloni. Servono soltanto a mascherare il vuoto, oppure un'evidente menzogna. Per questo parlo sempre con termini terra terra. Che ci vorrebbe ad apparire figo? Basterebbe scrivere, chennesò... i proverbi sono essenzialmente costrutti semantico-didattici esprimenti un flusso logico di paradigmi aristotelici finalizzati all'espressione della vox populi.

Cos'ho detto? Un mucchio di cazzate. Siamo inaffidabili (cit.)

La mia definizione? I proverbi altro non sono che pensieri messi in forma ganza, ossia di metafora. Cosa assolutamente inutile, un po' come i paroloni. Inoltre i proverbi, a differenza delle citazioni, hanno totale sprezzo dell'autore.

La cosa peggiore è che non solo la stragrande maggioranza dei proverbi dicono fesserie assurde. No! Il peggio è che chi le dice ha l'assoluta sicurezza e baldanza di dire una verità assoluta ed immutabile, che se non è stata scolpita nelle tavole dei 10 comandamenti è stato per pura svista divina. Senza invece constatare un fatto semplice ed agghiacciante: ci sono proverbi che sono uno il contrario dell'altro!

Una falla incredibile nel dogma dei proverbi. Nell'assoluta certezza e bellezza tolemaica di queste frasette saccenti. Ma a tutto c'è rimedio! Propongo qui di inaugurare gli Omniverbi!

Gli omniverbi dovranno essere versioni universali ed inattaccabili dei proverbi già esistenti, tali che sia impossibile contestarli. Ad esempio:

Chi non risica non rosica, ma ci lascia lo zampino
Chi va piano va sano e male alloggia
L'unione fa la forza per tre
Il silenzio è oro accondiscendente
Chi pecora si fa, lupo se la mangia a cent'anni
Dio vede e provvede, ma aiutati che non si sa mai


Ed il prossimo passo sarà unire tutti i proverbi in un unico proverbio totale ed assolutista. Che molto probabilmente sarà: 42 (aricit.)

Il pensiero di oggi (fregato :-P): Una scemenza detta da molti rimane comunque una scemenza...

1 commento:

  1. io sarei più per definirli "tautoverbi", cioè proverbi che sono sempre veri. Tipo "chi dorme è a metà dell'opera". Oppure "Rosso di sera, Bertinotti ad Annozero".

    RispondiElimina